Abbiamo già visto come funziona un sensore Pir passivo. Si tratta di un componente fondamentale in un impianto di antifurto che , grazie alla tecnologia ad infrarossi, riesce a “leggere” a distanza il calore – temperatura di un corpo a distanza. L’alternativa è rappresentata dai sensori a doppia tecnologia. Utilizzano gli infrarossi insieme alle microonde, due tecnologie accostata una all’altra per garantire una maggiore affidabilità e sicurezza dell’antifurto.
Il funzionamento:
un sensore a doppia tecnologia utilizza componenti ad infrarossi e a microonde. Con i primi si capta la variazione di calore della zona controllata. Quando passa un corpo estraneo, un essere umano, il sensore rileva a distanza una temperatura non registrata ed invia un segnale di allarme. Piuttosto semplice.
Microonde mw:
in questo caso la tecnologia utilizza un emettitore di onde elettromagnetiche che lavorano ad alta frequenza, circa 25 Ghz. Il funzionamento si basa sull’effetto Doppler. L’onda che si propaga dal sensore satura la stanza controllata impiegando una certa energia. Ad un ulteriore controllo, quando c’è un corpo in movimento, l’onda propagata avrà bisogno di un’energia differente. Il sensore si accorge di questa anomalia ed invia un segnale di allarme.
I sensori a doppia tecnologia utilizzano tutte e due le tecniche e si attivano solo ed ESCLUSIVAMENTE se tutti e due i segnali di allarme sono verificati. AND invece che OR.
Meglio Doppia tecnologia o PIR:
è facile pensare come un ulteriore controllo regali all’impianto di allarme una maggiore affidabilità. I falsi allarmi vengono drasticamente eliminati perchè i controlli da effettuare sono due. Ma proprio questa caratteristica potrebbe essere il tallone d’Achille di un sistema che diventerebbe poco “sensibile“. Abbassando i falsi allarmi abbassiamo anche la sensibilità.
E’ quindi l’installatore a verificare quando e dove sia giusto installare un sensore a doppia tecnologia.
Facciamo un esempio: una stanza o zona dove ci sono forti variazioni di calore. Pensiamo alla presenza di camini, forni, impianti di ventilazione. Si tratta di un luogo che metterebbe a dura prova un sensore Pir passivo che rileva la temperatura. Questa cambia repentinamente per via di queste fonti di disturbo, in questo caso un sensore che utilizzi anche le onde elettromagnetiche per un doppio controllo ci starebbe bene.
Esternamente: un sensore da esterno che debba controllare ad esempio un giardino di una villa. Gli elementi di disturbo sono rappresentati da uccelli, cani, gatti che potrebbero passare di continuo davanti al sensore. Anche in questo caso uno a doppia tecnologia garantirebbe prestazioni migliori per i falsi allarmi, funzione PET IMMUNE.
Quando è meglio un PIR: non possiamo dire in assoluto quando è da preferire. Dipende dalla componentistica del produttore. Alcuni sensori sono molto performanti e offrono garanzie assolute. Sicuramente un sensore ad infrarosso è da preferire quando ci sono molte fonti di disturbo elettromagnetiche che potrebbero dar fastidio alle microonde, pensiamo ad antenne di telefonia, televisive, ripetitori wi-fi molto forti ecc.